Dopo molti anni di pratica e di insegnamento, ho preso coscienza della metamorfosi – anzi del cambiamento – dei budo giapponesi, sia nello stesso Giappone, ma e soprattutto all’esterno, in Europa e nel mondo occidentale in generale.
In modo molto insidioso, ho visto nascere quelli che oggi si chiamano “gendai budo” ossia, delle nuove arti marziali create di sana pianta e partendo da conoscenze parziali delle diverse arti di combattimento che vengono presentate come budo antichi con una origine storica.
Essendo preoccupato di preservare il patrimonio che ci è stato trasmesso, mi è sembrato evidente creare un organismo, al di fuori del Giappone, che possa riunire le scuole che praticano quello che lì chiamano le koryu vale a dire gli stili antichi che hanno un’origine storica giapponese.
Alla restaurazione Meji, la classe samurai fu abolita e di conseguenza molte scuole e stili antichi sparirono, sia che fossero scuole d’armi sia scuole di combattimento a mani nude.
Ricordo che Minoru Mochizuki sensei era già preoccupato di questa situazione e ci incitava a preservare questo patrimonio storico, culturale e marziale.
E’ così che all’inizio degli anni 2000, l’idea di creare un’entità che potesse preservare l’insegnamento ricevuto, si faceva strada. Bisognava però ancora trovare delle persone che condividessero questa volontà ed è stato grazie all’incontro con il dottore in storia del Giappone e praticante di arti marziali, il signor Roberto Granati di Verona, e con mio figlio, Laurent Carniel, che questa iniziativa ha visto la luce.
Il progetto è divenuto realtà ed è garantito dall’associazione “Seifukai” in Giappone, che è l’organo creato, alla morte di Minoru Mochizuki sensei, dagli allievi anziani dello “Yoseikan” hombu dojo.
E’ così che, l’11 luglio 2011, si è costituita a Neuchatel in Svizzera, la “Traditional Scools of budo Seifukai”che attualmente raggruppa i dojo che – da tutta Europa e oltre – praticano le antiche arti marziali.
La nostra associazione ha lo scopo di accogliere i dojo che praticano i budo giapponesi antichi, al di fuori dell’ambito competitivo, la creazione di eventi culturali, di stage, creare un centro di studio dei budo giapponesi antichi, diffondere e preservare la filosofia di Minoru Mochizuki sensei, e accogliere tutte le persone desiderose di praticare, studiare e diffondere i budo giapponesi antichi.
Siamo certi della necessità di un’associazione come la nostra, perché ne va della preservazione di un bene culturale, storico e marziale, che oggi non è più solamente giapponese.
Luigi Carniel